Dall’infanzia ispirata al cyber-punk al lavoro rivoluzionario ‘Elegans’ come meta-autore, Oberlunar esplora l’interazione tra uomo, macchina e creatività.
Oberlunar, noto artista e docente universitario specializzato in intelligenza artificiale, ha recentemente offerto una visione affascinante e provocatoria del futuro del lavoro creativo. Negli episodi di un popolare podcast brAIn di Anna Masiero – links fondo pagina – , Oberlunar ha condiviso le sue riflessioni sull’arte, sull’intelligenza artificiale e sul loro intreccio, delineando un futuro in cui la creatività umana e la tecnologia coesistono in un continuo dialogo.
Riflettendo sul suo passato, Oberlunar descrive come il movimento cyberpunk, simbolo di ribellione tecnologica e di conoscenza approfondita delle stesse tecnologie, abbia segnato profondamente la sua esperienza giovanile. Parallelamente, menziona l’influenza decisiva di Douglas Hofstadter e del suo concetto di “meta-autore”, un’idea che ha fortemente plasmato il suo approccio all’arte e alla creatività. Per Oberlunar, il meta-autore, inteso come una voce narrativa che trascende i confini convenzionali della narrazione, incarna l’essenza stessa di una nuova forma di creatività autentica ed a tratti artificiale: una costante sfida ai limiti predefiniti e un’esplorazione incessante di nuovi territori espressivi.
Questa influenza si riflette chiaramente nel suo lavoro con l’intelligenza artificiale. Per Oberlunar, programmare un’IA non è solo tecnica; è un atto creativo, un modo per infondere arte tramite il linguaggio di programmazione usato per darne vita. “Quando programmo un’IA, non sto solo scrivendo codice. Sto scrivendo un ragionamento di stile, un gusto, un dialogo tra l’uomo e la macchina,” afferma Oberlunar. Questo approccio unisce arte e scienza, creando un linguaggio comune che trascende i confini tradizionali.
Un esempio lampante di questa fusione è il suo ultimo progetto, “Elegans“, un’intelligenza artificiale che imita la struttura del sistema nervoso del nematode C.elegans. Questo progetto straordinario non si limita a replicare la biologia complessa di un organismo vivente all’interno del nucleo logico di una AI; produce anche musica, creando un’esperienza artistica unica che sfida le nostre concezioni tradizionali di cosa sia l’arte e chi o cosa possa crearla.
Guardando al futuro, Oberlunar vede grandi opportunità per il lavoro creativo. La sinergia tra l’intelligenza artificiale e creatività umana, a suo avviso, non è solo inevitabile, ma anche essenziale per il progresso dell’arte. “Il futuro del lavoro creativo,” sostiene, “sarà caratterizzato da una simbiosi tra l’intelligenza umana e quella artificiale, dove ogni parte contribuirà al processo creativo in modi che attualmente possiamo solo immaginare.”
La visione di Oberlunar non è solo rivoluzionaria; è anche profondamente ottimista. Vede un mondo in cui l’intelligenza artificiale non sostituisce la creatività umana, ma la amplifica, permettendoci di esplorare regni artistici che altrimenti sarebbero stati inaccessibili. La sua passione per questo incrocio tra arte e scienza promette di ispirare una nuova generazione di artisti, programmatori e pensatori, tutti desiderosi di esplorare le infinite possibilità di questo nuovo orizzonte creativo.
Antonio Vertice
Staff Obernauts of Oberlunar
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